lunedì 9 dicembre 2013

Comunicato 9-12-13

Riguardo al protocollo d’intesa firmato sulle catenarie di Porto Ercole il PD di Monte Argentario ribadisce la propria contrarietà sul metodo adottato dall’Amministrazione Comunale e quella Provinciale. Ci troviamo di fronte ad un documento siglato in “stanze segrete” senza nessun dibattito e discussione con le forze politiche presenti sul territorio, scavalcando consiglio comunale e commissioni consiliari, proprio come è accaduto per la variante del Golf. Assistiamo così increduli alle ipocrite assemblee pubbliche che vengono indette dall’Amministrazione di Monte Argentario per far credere alla popolazione di essere partecipe, a posteriori, di decisioni già prese. Il programma di governo di una Giunta seria dovrebbe coincidere con quello elettorale. Se Cerulli ha il bisogno di confrontarsi con la cittadinanza 6 mesi dopo la campagna elettorale vuol dire che in quel momento hanno pensato più a curare la copertina del proprio programma che al contenuto dello stesso e comunque che non hanno ancora le idee ben chiare. Avranno poi in quella occasione spiegato ai cittadini perché hanno aumentato in maniera vertiginosa l’imposta relativa alla Tares? Hanno pensato agli effetti negativi sulle famiglie, commercianti e piccoli imprenditori in questo momento di crisi? Ci rammarica inoltre il fatto che il Vice Presidente della Provincia Sabatini, piuttosto che incontrare Cerulli per chiarire la sua posizione sulla vicenda del Golf, abbia siglato un ulteriore protocollo d’intesa senza prima far valere quelle istanze di protesta contro la variante che il suo partito, SEL in accordo con la nostra posizione, ha fortemente espresso sulla stampa dei giorni scorsi. Questo modo di fare politica a noi non piace perché non pone i rappresentanti del territorio in un democratico tavolo di discussione sulla risoluzione delle problematiche locali. E’ possibile che quando saremo chiamati ad esprimere la nostra posizione nelle prossime elezioni, parafrasando il Presidente alla Provincia di Grosseto, “non voteremo più chi ci ha delusi”